Le donne. Quelle che nel mondo soffrono le ingiustizie e l'umiliazione, che rischiano la lapidazione o la morte. Le donne che in una parte del mondo vengono ancora fortemente discriminate e trattate come esseri inferiori, anche se nell'altra parte del mondo devono comunque lottare per conquistare rispetto.
L'altro giorno sono andata ad una conferenza che si teneva a Genova nella "settimana internazionale dei diritti": Shirin Ebadi, Premio Nobel 2003 e prima giudice donna in Iran prima della Rivoluzione, era presente e ha portato la sua testimonianza di donna che lotta per le donne iraniane. Lei è un esempio, una donna che nonostante il regime e le leggi discriminatorie non si è mai arresa. Ho avuto il piacere di conoscerla e poterle fare alcune domande sulla situazione della donna. Al giorno d'oggi si presta poca attenzione a ciò che accade nel mondo e molto spesso ci affidiamo a tv e giornali che non danno il giusto rilievo a determinate tematiche. Qui potete trovare il mio pezzo sull'incontro con Shirin Ebadi e il suo discorso sulle donne:
http://www.italnews.info/2010/07/22/shirin-ebadi-la-vittoria-delle-donne-puo-accorciare-la-strada-per-arrivare-alla-democrazia/ .
Attraverso le sue parole si può davvero capire quali sono le condizioni in cui vive oggi la donna in Iran e non solo. Sapevate che: la vita di una donna vale la metà di quelle di un uomo, se un uomo e una donna sono vittime di un incidente stradale il risarcimento riconosciuto per la donna è la metà rispetto a quello dell’uomo, un uomo può avere quattro mogli e può ripudiarne una quando vuole mentre per una donne divorziare è difficile e in alcuni casi impossibile, e ancora, una donna per viaggiare deve avere il permesso dell’uomo? In Arabia Saudita le donne non possono nemmeno guidare.
Siamo nel XXI secolo e ancora la discriminazione delle donne continua. Dobbiamo chiederci perchè, perchè si considera ancora inferiore rispetto all'uomo. In Iran le donne non posso essere giudici perchè non sono ritenute in grado di fare questo tipo di lavoro, perchè deboli anche moralmente. E come ha detto Shirin Ebadi, è una questione di cultura patriarcale, quella che si impone prepotentemente sulle donne, che le soffoca, che calpesta i loro diritti.
Non è possibile chiudere gli occhi davanti a questo. Io non lo farò. Continuerò a scrivere su questo e a non lasciare nel dimenticatoio le donne iraniane e non.